Il mercato del lavoro è il luogo in cui chi cerca lavoro (le aziende, gli imprenditori, gli enti pubblici) si incontra con chi offre il proprio, cioè i lavoratori. Questa definizione, molto semplice, purtroppo rivela una realtà spesso confusa e contraddittoria. Infatti il mercato del lavoro non funziona in realtà come un vero e proprio mercato e spesso chi cerca personale e chi cerca occupazione fanno fatica ad incontrarsi. In parte ciò è dovuto alla carenza di informazioni sul mercato del lavoro e delle professioni.
L’informazione sul mondo del lavoro è scarsa. Nonostante la mole di informazioni che ci investe ogni giorno, poche persone sanno parlare di lavoro o di una professione. Nei giornali, in TV, a scuola, se ne parla poco e male. Fanno notizia i licenziamenti, la cassa integrazione, gli scioperi, il tasso di disoccupazione, in pratica solo le notizie allarmanti sullo stato di salute dell’occupazione in Italia. Ecco che con poche informazioni e magari distorte un mercato del genere funziona malissimo: immagina un negozio di scarpe senza vetrine, senza commessi, con mucchi di scarpe qua e là e altre scarpe in scatole senza etichetta… figurati che razza di acquisti si farebbero in un posto del genere. Ebbene, il famoso “mercato del lavoro” è così: senza informazioni, senza guide, senza segnali di entrata. Ma in questo mercato il lavoro c’è: il problema è che nessuno in genere ti mostra come andarlo a trovare. Fino a 30 anni fa era il lavoro che veniva da noi: occupazioni semplici (fornaio, ragioniere, operaio, impiegato) erano semplici da avere, dopo la scuola. Oggi le professioni sono diverse migliaia, offrono grandi opportunità, ma la gente, soprattutto i giovani, non lo sanno. Cercano tutti gli stessi lavori. Negli stessi mucchi. Come in un negozio senza commessi. Con migliaia di scarpe nuove dentro.
L’immagine che si adatta meglio a visualizzare il mercato del lavoro è quella dell’iceberg. La parte visibile, quella emersa, quella conosciuta a tutti, è solo una piccola parte. La maggior parte dell’iceberg invece è nascosta sotto l’acqua, ma per questo non vuol dire che non esista.
Cercare lavoro in modo efficace significa conoscere il mercato del lavoro nella sua totalità e cercare anche nella parte nascosta, laddove ci sono più opportunità e meno competizione nella fase di selezione.
Cosa c’è nel mercato del lavoro nascosto
Se vai a guardare nel mercato del lavoro nascosto, la parte “sotto” dell’iceberg, noterai che di lavoro ce n’è molto di più di quello che pensi e di quanto le statistiche facciano pensare. Ecco cosa c’è nascosto:
- Professioni nuove o poco conosciute: mentre nella parte visibile del mercato del lavori trovi le professioni tradizionali, quelle conosciute a tutti, con cui vieni a contatto tutti i giorni, nella parte non visibile trovi le professioni nuove e poco conosciute. Considera che le professioni classiche, quelle che conosci, sono solo qualche centinaio mentre ne esistono più di 10.000 (il Dictionary of Occupational Titles, pubblicato dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti nel 1991, ne riporta la descrizione di 12741; la codifica adottata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ne individua 6761!).
- Occasioni di lavoro: il 70% degli occupati in Italia lavora in imprese con meno di 100 dipendenti, la maggior parte delle quali non prevede investimenti nella selezione del personale. Questo significa che queste opportunità di lavoro non vengono pubblicate sui giornali e la ricerca del personale passa attraverso canali informali.
- Piccole aziende: le grandi aziende, visibili e conosciute da tutti, commissionano parte della loro produzione a piccole aziende satelliti, alcune delle quali sono leader del proprio settore di nicchia. Mentre migliaia di persone si candidano presso le grandi aziende, poche sono quelle che lo fanno presso quelle piccole convinte erroneamente che chi ha un numero elevato di dipendenti cerca più personale. Così non è, e spesso è proprio la piccola azienda a offrire ottime opportunità di lavoro e di carriera.
- Ciò che sfugge alle statistiche: le statistiche sono solo una media che non rappresenta un’immagine vera della realtà. Puoi leggere che il settore delle calzature è in crisi e magari avere vicino a casa un’azienda calzaturiera in forte espansione, oppure che la richiesta di psicologi clinici in Italia è ormai satura e scoprire che nella tua città ce ne sono pochi e quei pochi lavorano tantissimo. Indagare nel mercato nascosto ti permette di farti un’immagine precisa delle opportunità lavorative nella zona in cui ti piacerebbe lavorare.
- Forme di lavoro più flessibile: sebbene essere assunti con un contratto a tempo indeterminato da un’azienda sia ancora la modalità di lavoro più frequente, sempre più datori cercano di utilizzare forme flessibili di contratti che vadano incontro ai bisogni produttivi dell’azienda. Non esiste più solo il cosidetto “posto fisso”, ma tante altre modalità di essere occupati ancora poco conosciute che ampliano la gamma delle tue opportunità.
Per scoprire cosa il mercato del lavoro offre, sia nella parte visibile sia in quella nascosta, è necessario quindi:
- conoscere i contratti di lavoro;
- svolgere un’attenta attività di documentazione;
- andare a parlare con i professionisti (intervista informativa)
- ampliare la rete di contatti (networking)
il tutto in modo scrupoloso e organizzato (organizzazione della ricerca).
- Nella guida Trova il tuo lavoro trovi approfondimenti sul tema del mercato del lavoro nascosto.