Ci sono molti modi per cercare lavoro, non usate il poco tempo che avete per quelli che danno statisticamente meno risultati. A chi cerca lavoro la lettura rituale degli annunci, che siano in un giornale o in una qualsiasi bacheca, sembra il metodo principale per cercare lavoro (e, purtroppo, anche per convincersi che il lavoro al mondo c’è o non c’è “perchè negli annunci non lo ho visto”), ma non è la strategia vincente per trovarlo. Per prima cosa perché è un metodo passivo, sul quale non si ha alcun controllo: non dipende da noi che appaia o non appaia una inserzione, e si rischia di aspettare e… sperare molto a lungo. In secondo luogo perché, lo ripetiamo, la maggior parte delle aziende non utilizza questo metodo. Dalle statistiche (Istat e Isfol), solo una parte delle persone che cercano occupazione la trovano attraverso gli annunci: in Italia rappresentano una percentuale che varia dal 5 al 25%, una percentuale molto, molto variabile e comunque bassa rispetto ad altri metodi. Lo strumento dell’annuncio, a cui i lavoratori fino agli anni ’80 si affidavano in maggioranza per la ricerca di impiego ha oggi ancora una funzione precisa, utile ma limitata, in quasi tutti i paesi del mondo. Con gli annunci cercano nella maggior parte persone con esperienza, con una età che esclude i giovani e gli over 50, in settori tecnici o per lavori di tipo manuale in cui la mancanza di personale è nota, o in settori soggetti ad un ricambio di personale molto alto per la poca appetibilità dei profili offerti.
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