Il mentoring è lo spazio di condivisione dei costrutti più elevati di una esperienza professionale, e stabilisce un dialogo tra i valori della coppia in apprendimento. Condivisione e modellamento di motivazioni, convinzioni sull’identità lavorativa e credenze implicite, esperite in affiancamento apparentemente informale e possibilmente con del tempo – non solo di qualità, ma in quantità – sottratto eccezionalmente all’urgenza della efficienza personale ne fanno lo strumento chiave di ogni inserimento e di ogni esperienza di career coaching. Il mentoring non è la tutorship del responsabile di funzione o del collega già inserito. E’ la risorsa preziosa estraibile da ogni seniority organizzativa: declinata da sempre in infinite narrazioni nel rapporto tra il maestro d’arte e il ragazzo di bottega dotato, tra l’anziano e il giovane discepolo entusiasta, tra l’imprenditore e il novizio promettente. Non è quindi solo insegnamento, dialogo o scaffolding operativo durante uno stage o in un percorso di inserimento: è una relazione preziosa che abbiamo sperimentato tutti, il più delle volte inconsapevolmente, nelle nostre migliori esperienze di lavoro e apprendimento, soprattutto all’inizio del nostro percorso professionale.
Una formazione consapevole dei mentori, formali e informali, in un percorso di career coaching e la strutturazione di esperienze ben disegnate di mentoring – che si tratti di orientamento iniziale per “neo” o di cambi di carriera – è essenziale e molto spesso misconosciuta. La sua valenza ispirazionale risiede nella forza trainante dei valori, e la sua fecondità può essere – deve essere – regolata e padroneggiata in modo da modularla correttamente evitando (come abbiamo osservato in diversi interventi) effetti indesiderati inconsci da parte del mentore e di controtransfert depotenziante da parte del mentee.
Le esperienze di mentoring promosse da aziende ed istituzioni, tramite la ricerca, l’organizzazione e la creazione del duo mentore-novizio in diversi settori di attività costituiscono un modello di eccellenza – a costo molto contenuto – nella promozione della crescita di giovani risorse e nello scambio generazionale.
Contenuti della formazione
I paradigmi cognitivi e le strutture di funzionamento intrapsichico interessati dall’azione di accompagnamento.
Le diffrerenti metodologie di esplicitazione, tutorship, coaching, mentoring, sponsorship e le relative differenze teoriche ed operative.
Gli strumenti di analisi e gestione dell’apprendimento: stili di apprendimento, strategie di gestione degli stati emozionali e di formazione delle capacità.
Il ruolo di valori e convinzioni e la loro gestione nelle strutture motivazionale del cliente.