Come possiedi un documento di identità, è ovvio che possiedi anche un buon CV di base, con le maggiori competenze e le relative “prove”, ovvero dove e come le hai sviluppate. Dicono che per fabbricarlo può essere utile utilizzare un esperto. Ma consiglio che il consulente esperto di risorse umane HR etc. etc. a questo punto ti insegni anche come cambiare ogni volta il CV. Il tuo CV, se usato per le candidature, dovrà essere “customizzato” ogni volta per adattarsi all’azienda: richiamare di volta in volta le key words giuste, il job title che serve in quella situazione, le competenze richieste, le conoscenze, lo stile e l’ambiente di lavoro, insomma rispondere a tutte quelle cose che dal loro lato della scrivania le “risorse umane” fanno con lo scanning e lo screening del CV per eliminare quelli che non rispondono alle loro impostazioni di matching con il job. Tu, che cerchi lavoro e sei dal lato opposto della loro scrivania, questo lo devi fare ogni volta, senza eccezioni, se per cercare lavoro ti affidi all’invio del Cv, che come metodo di ricerca ha una microscopica percentuale di efficacia che conoscete e di cui abbiamo parlato tante volte (vedi gli ultimi dati del Ministero dal Lavoro sull’indagine relativo all’incontro domanda offerta di lavoro). Fatto questo, invia pure il tuo CV dinamico super-personalizzato. E’ una cosa giusta da fare, se vuoi restare all’interno della logica del mailing del CV. Ma poi sorge un problema, ahinoi, che tratteremo in altri post: poi chi ti può assumere lo confronta con il tuo profilo Linkedin fossilizzato e… auguri.
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