– Sarà, ma quel lavoro per te è un ripiego, lo è sempre stato.
– Non puoi sputare sul piatto in cui mangi, Vale. Se abbiamo una casa, una vita tutto sommato agiata, è grazie a questo lavoro.
Schiaccio Avvio sul joypad.
Valentina si sposta tra me e la tv. Si piazza come un giocatore di rugby avversario. Se sposto la testa, lei sposta il bacino. Allunga il coltello sotto il mio mento. Con leggerezza solleva la lama. Finché non la guardo negli occhi.
– Potremmo avere anche una villa, la piscina Jacuzzi e la Porsche… che cambia? Siamo forse felici? Che fine ha fatto il ragazzo sognatore di cui mi sono innamorata?
Le prendo il polso e lo abbasso.
– Tutti si è sognatori a vent’anni – rispondo. – Poi diventi adulto, devi rimboccarti le maniche, pensare ai bisogni concreti. I sogni non ti danno da mangiare!
(Dal romanzo “Il peso specifico dell’amore” di Gianluca Antoni).
È proprio vero che “i sogni non ti danno da mangiare”? (A onor del vero, guardandoci intorno, nemmeno un impiego sottopagato con contratto a termine in un call center!) Ha ancora senso, in mercato del lavoro in crisi, continuare a sognare, e puntare alla professione della nostra vita, in grado di appagarci appieno, oppure è meglio rinunciare ai sogni e ripiegare sulle occasioni che capitano? La risposta non è semplice, ma noi, da sempre, osserviamo questo dato: chi cerca un lavoro qualsiasi ha un livello di motivazione basso che lo porta:
- a candidarsi per occupazioni non in sintonia con le proprie caratteristiche (che dopo qualche tempo abbandonerà o perderà);
- ad essere penalizzato pesantemente in fase di selezione (come può infatti convincere il datore di essere il miglior candidato!);
- a investire poche energie nella ricerca stessa dell’occupazione, arrendendosi di fronte ai primi ostacoli ed evitando le strategie davvero efficaci di ricerca del lavoro (autocandidatura, networking) in quanto troppo impegnative.
Insomma una persona senza sogni è una nave alla deriva che naviga a vista, e lo scoraggiamento è sempre in agguato. Questo non significa che non si devono valutare e accettare compromessi; a volte è necessario. Ma ricordati di non perdere di vista l’obiettivo finale, di non smettere mai di sognare. Il sogno infatti ci guida verso un futuro migliore, ci garantisce una direzione, e ci fornisce un senso, piccolo o grande che sia, alla nostra esistenza.
che bello tornare sognare! il mondo sarebbe migliore!
La cosa brutta è che sono i ragazzi che non hanno obiettivi e motivazioni
Nei colloqui punto sempre molto su quali sono i loro desideri, sogni, passioni , la cosa incredibile è che mi guardano con una faccia sorpresa e incredula come se stessi parlando di fare una rapina in banca…..
Oggi ai giovani manca l’informazione e la comunicazione,meno male che esistono siti come il vostro, ne farò promozione a chi conosco perchè è importante guardare le cose da + punti di vista