di Nicola Giaconi , creatore di Job Design
Il career coaching aiuta le persone a definire gli obiettivi di studio e di lavoro, ad individuare i punti di forza e di debolezza e a pianificare i passi per realizzare la propria carriera, che si tratti di andare all’estero, di creare la propria impresa o di lavorare in Italia.
Per le persone che hanno cominciato a lavorare negli anni ’70 (in pratica, la maggior parte dei genitori dei giovani di oggi) il concetto stesso di “scegliere un lavoro”, “costruire il proprio futuro” può sembrare qualcosa di accessorio, quasi di troppo. Quaranta anni fa l’orientamento al lavoro era spontaneo e inconsapevole: in una Italia in forte sviluppo c’era una diretta corrispondenza tra classe sociale di appartenenza, studi e lavoro successivo. I tuoi genitori volevano fare di te un libero professionista o un bravo dirigente? Liceo, università e sbocco nel lavoro. Avevi meno possibilità di studiare? Istituto Tecnico e subito al lavoro, dove se volevi potevi fare carriera o adattarti alla routine lavorativa di tutti i giorni. Non volevi studiare o c’erano pochi soldi in casa? Subito al lavoro. In definitiva esistevano pochi corsi di studio, poche specializzazioni, e pochi mestieri e professioni. Le cose erano più semplici, ma anche meno ricche o fantasiose rispetto ad oggi.
Negli anni molto è cambiato. Per i giovani oggi il problema sembra addirittura rovesciato: in tanta confusione di informazioni sembra che si sia perso il lavoro, che sembra raro, scarso, saltuario: c’è solo da ringraziare ad averlo, figuriamoci poterselo scegliere! Ma le cose non sono così semplici. Il lavoro per ognuno di noi esiste, può essere scelto, può essere costruito con lo studio, ma non solo. A fronte di tante brutte notizie sul lavoro la maggior parte delle persone dimentica le buone notizie. Il mondo del lavoro può essere paradossale e contraddittorio, e va analizzato con più precisione rispetto a quella che gli viene data dai mass-media. La scuola e il lavoro sono, stranamente, cose di cui la gente si preoccupa molto – “emergenza occupazione”, “dove va la scuola italiana?” – ma di cui la stessa gente si occupa poco, parlandone senza essere informata, ad esempio. E tutto ciò sicuramente non ti aiuta a trovare serenità negli studi o nel lavoro. Noi che ce ne occupiamo, invece, non siamo ottimisti, e nemmeno pessimisti: vogliamo mostrarti il lavoro in modo realistico, affrontando gli incredibili pregiudizi e i luoghi comuni estremamente diffusi, e non solo nel nostro paese. L’orientamento e il career coaching, come un allenatore personale, accompagnano nella scelta e nella ricerca del lavoro e degli studi in una ottica di “carriera”, intesa come educazione allo sviluppo professionale professionale e personale. Il nostro approccio al concetto di “career” si basa su tre presupposti:
1) non c’è buona ricerca di lavoro senza una buona scelta: scegliere bene significa mirare bene, per colpire il bersaglio. La psicologia, lo sport, le arti marziali, il lavoro in azienda insegnano questo da anni. Scegliere bene significa mettere in linea la nostra mente, che è il meccanismo più potente e complesso mai apparso sulla Terra, con quello che vogliamo ottenere, attraverso il funzionamento della nostra motivazione.
2) non c’è buona selezione senza una buona scelta: una delle prime domande che ti fanno quando cerchi un lavoro importante è: “Come mai qui?”. È una domanda semplice. Con questa domanda il datore di lavoro cerca la persona giusta per lui, e con questa domanda abbiamo visto mettere alla porta persone preparate, ma non motivate, di qualsiasi età. Se sai già rispondere vuol dire che i tuoi obiettivi sono già chiari, complimenti. Se invece vuoi rispondere adeguatamente a questa domanda, il bilancio delle competenze e la formazione alla ricerca del lavoro ti consentono di preparati adeguatamente.
3) non c’è una buona vita senza una buona scelta: passerai al lavoro una discreta percentuale del tuo tempo futuro – almeno metà dei tuoi anni. Si parla tanto di qualità della vita, cercando di migliorare la qualità del cibo, del sonno, la qualità del tempo libero, ma dimenticando spesso la qualità della vita al lavoro. Un cattivo lavoro fa ammalare, fa spendere troppo, fa vivere male e preoccupati. Che ti sembri un sogno o no, c’è invece chi lavora con passione, divertimento, guadagno, e riempie di qualità anche questa parte della propria vita. Attenzione: non stiamo dicendo di trovare un superlavoro, di fare il super manager, il direttore d’orchestra o diventare presidente della Repubblica. Il career coaching aiuta a trovare il lavoro giusto per te, per le tue caratteristiche, i tuoi gusti, le tue esigenze, che potranno cambiare con l’età. Non esistono lavori “belli” e lavori “brutti”: abbiamo visto supemanager guadagnare un sacco di soldi rovinandosi la vita, e persone assolutamente soddisfatte in lavori considerati “umili”. La Tv, i giornali propongono un modello di successo unico, come se tutti si dovesse fare un lavoro “dinamico, di responsabilità, a contatto con la gente”… come se tutti potessimo stare bene indossando lo stesso vestito.
Per questi tre motivi circa cinquant’anni fa, nei paesi anglosassoni, sono nate le tecniche di scelta e ricerca del lavoro (dette, tra l’altro, career planning), approdate in Italia non più di venti anni fa. Per più di venti anni abbiamo insegnato a gruppi di persone come te queste tecniche, incontrando spesso grosse resistenze ma anche enormi entusiasmi, aiutando letteralmente migliaia di persone ad “entrare nel proprio futuro” piuttosto che ad esserne assorbiti. Il bilancio delle competenze e il career coaching stanno entrando oggi nel linguaggio comune, scolastico e lavorativo, grazie anche alla Unione Europea che ne ha riconosciuto la validità e che li promuove a tutti i livelli e a tutte le età.
LE FASI DI UN PERCORSO DI CAREER COACHING
Il percorso di career coaching prevede quattro fasi.
La prima parte ti guida nella creazione di un obiettivo, comincia ad illustrarti il funzionamento della mente umana quando cerca un lavoro, e ti permette di cominciare a “disegnare” il tuo lavoro ideale. Si utilizzano questionari e esercitazioni sulle tue capacità preferite, sui tuoi settori di interesse e sui tuoi valori, che ti vengono spiegati passo per passo. La seconda parte ti insegna a cercare le informazioni su quello che ti interessa, per raggiungere praticamente il tuo obiettivo lavorativo. Ci si allena alla ricerca di informazioni sul lavoro, su come funzionano i diversi mercati in Italia e all’estero, approfondendone anche le contraddizioni e i paradossi che si verificano tra chi offre e chi chiede lavoro.
La terza fase del coaching tratta tutte le tecniche di ricerca del lavoro, ovvero il modo in cui puoi proporti e fare la tua offerta sul mercato, una volta che hai definito il tuo obiettivo. Infine, la quarta fase ti guiderà nella fase conclusiva del tuo percorso di orientamento e di ricerca del lavoro: l’incontro con il datore di lavoro o il recruiter, e la selezione in tutti i suoi aspetti, metodi e particolarità.