Creazione d’impresa

Spesso nell’immaginario collettivo trovare lavoro significa trovare un’azienda pubblica o privata che ti assume offrendoti un contratto a tempo determinato o indeterminato o, al limite, una collaborazione. In realtà esiste un’altra opportunità per trovare occupazione: diventare imprenditore.

Diventare imprenditore significa crearsi un lavoro partendo da un’idea d’impresa. In altre parole se possiedi un’idea imprenditoriale puoi valutare la sua fattibilità e seguire tutti i passaggi per la sua realizzazione. Idea imprenditoriale non significa necessariamente qualcosa di “grande” che richiede grossi investimenti e solide capacità manageriali. Può essere anche qualcosa (un prodotto o un servizio) realizzabile a costi ridotti e finanziabile attraverso una delle leggi a favore dell’imprenditoria giovanile. Le politiche attive del lavoro puntano molto sulla diffusione della cultura imprenditoriale tra i giovani, e hanno predisposto una serie di strumenti legislativi, finanziari e formativi molto interessanti. Avere un’idea e trovare i soldi per realizzarla però non sono condizioni sufficienti per il suo successo. Considera che in Italia ogni anno nascono moltissime nuove aziende, ma altrettante ne muoiono (la maggior parte delle quali nei primi anni di vita). Realizzare un’idea imprenditoriale è una decisione seria che prevede un’attenta valutazione e un’accurata preparazione. Di seguito riportiamo alcune indicazioni di base su come si sviluppa un’idea e cosa considerare prima di intraprendere questa scelta. E se decidi che questa è la tua strada, il nostro consiglio è di rivolgerti agli sportelli specializzati che offrono un servizio gratuito di orientamento, consulenza e assistenza all’imprenditoria.

I passi verso la creazione d’impresa

La creazione d’impresa presuppone almeno tre passi da seguire per valutare se l’idea imprenditoriale possiede fondamenta robuste:

  1. Autovalutazione
  2. Definizione dell’idea
  3. Business plan


1. Autovalutazione

Sebbene non esista un profilo standard dell’imprenditore, il primo aspetto da considerare è quello di verificare se possiedi le risorse personali e professionali per poter intraprendere con successo un’attività autonoma. Il rischio di incorrere in eventi stressanti, pressioni sociali ed economiche è elevato e richiede alto investimento personale e dedizione che non tutti sono disposti o in grado di affrontare. La realizzazione di un’impresa esige quindi alcune caratteristiche tra cui:

  • forte motivazione;
  • fiducia in se stessi;
  • ottimismo;
  • stabilità ed equilibrio emotivo;
  • capacità di organizzazione e pianificazione;
  • flessibilità;
  • propensione al rischio;
  • tenacia;
  • capacità relazionali e comunicative.

Molto importante inoltre è possedere conoscenze specifiche del settore in cui si colloca l’idea d’impresa, e capacità operative maturate attraverso studio, esperienze di lavoro, associative ecc. In altre parole è necessario che ci sia coerenza tra la tua formazione e l’idea imprenditoriale. Sarebbe illogico ad esempio creare un servizio telematico per le aziende se la proprie conoscenze informatiche sono scarse o nulle.

Considerare la via imprenditoriale prevede quindi di ripercorrere la fase del bilancio delle competenze e verificare se possiedi le caratteristiche di personalità e le capacità per sostenere con successo la scelta. Ricorda che le capacità possono essere apprese, e che spesso una forte motivazione, come credere fermamente in un’idea, permette di superare i propri limiti.


2. Definizione dell’idea

Il secondo passo consiste nel mettere a fuoco l’idea, ossia definirla in modo chiaro e dettagliato per verificarne la fattibilità. Un’idea imprenditoriale ben definita dovrebbe rispondere alle seguenti domande:

  • In cosa consiste il prodotto/servizio?
  • Quali caratteristiche lo rendono innovativo?
  • È in grado di confrontarsi sul mercato? In che modo?
  • Quali risorse produttive, umane, finanziarie, tecnologiche e ambientali sono necessarie per la sua realizzazione? Come si pensa di reperirle?
  • Dove si pensa di impiantare l’attività? Con chi?
  • Quali sono i potenziali clienti?
  • Qual è il mercato economico e geografico di riferimento?
  • Quali bisogni (primari, secondari) va a soddisfare?
  • Quali sono i concorrenti?
  • Quali minacce possono rappresentare un problema per l’impresa?
  • Quali opportunità ed occasioni si possono sfruttare per l’avvio?
  • Quali sono gli obiettivi in termini monetari e in quote di mercato?
  • Quali strategie si pensa di adottare per realizzare gli obiettivi?
  • Qual è il tipo di struttura organizzativa?
  • Quale forma giuridica e struttura finanziaria si pensa di adottare?

Rispondere a queste domande richiede un’accurata ricerca informativa. È l’unico modo per verificare se l’idea è sostenibile, per ottenere assistenza e per cercare finanziamenti. Considera che se vai a chiedere quali leggi finanziano la creazione d’impresa, senza un’idea precisa ottieni risposte vaghe. Esistono infatti diverse leggi che però hanno ambiti di applicabilità differenti a seconda del tipo di società, del territorio, del settore, del servizio/prodotto, dell’imprenditore, ecc. Finché l’idea è poco precisa e confusa quindi è difficile anche chiedere un aiuto.


3. Business plan

La stesura e la redazione del business plan sono un passaggio obbligato per la creazione d’impresa. Si tratta di un documento tecnico-contabile che mira a chiarire l’esatta natura dell’idea imprenditoriale, e i passaggi per la sua realizzazione. In particolare l’idea viene valutata sotto almeno tre profili:

  • la sostenibilità sul mercato o il potenziale mercato del prodotto e/o del servizio;
  • le redditività economica ossia la capacità di generare ricavi superiori ai costi;
  • l’equilibrio finanziario ossia la capacità dell’azienda di armonizzare flussi di cassa in entrata con quelli in uscita.

Il business plan è un documento indispensabile nella fase di avvio e crescita di qualunque azienda. Rappresenta infatti lo scenario che definisce e verifica gli obiettivi da raggiungere, analizza il settore e il mercato in cui opera e individua le risorse necessarie per raggiungere in tempi stabiliti gli obiettivi prefissati. È, per così dire, il curriculum dell’idea d’impresa, da presentare agli eventuali soci, ai finanziatori e alle banche (partners di capitale), al mercato, ai fornitori e ai clienti per ottenere credibilità e sostegno. Essendo un documento tecnico è bene che venga redatto da un professionista (o perlomeno con l’assistenza di un centro competente in materia), sulla base però dei dati da te raccolti nella fase di definizione dell’idea. Ricorda che l’imprenditore sei tu, gli altri sono i tuoi consulenti.

A chi rivolgersi

Il panorama italiano degli sportelli (pubblici e privati) a favore dell’imprenditoria è alquanto eterogeneo e, oltre ai nomi, si differenzia per la tipologia e i servizi offerti (informazione, orientamento, formazione, assistenza e accompagnamento). Di seguito riportiamo un elenco di enti o associazioni a cui ti puoi rivolgere:

  1. Camere di commercio
    Alcune sedi possiedono sportelli che offrono il servizio di consulenza alla creazione d’impresa. In ogni modo possono essere “luoghi” fondamentali per reperire informazioni sul mercato locale.
  2. Informagiovani
    Alcuni centri offrono un servizio di informazione e primo orientamento all’imprenditoria. Puoi trovare materiale utile sulle agevolazioni e gli indirizzi di sportelli specializzati.
  3. Associazioni di categoria
    Alcune associazioni offrono questo tipo di servizio: rivolgiti a quelle che rappresentano il settore in cui si colloca la tua idea d’impresa
  4. Business Innovation Center
    I BIC sono centri diffusi in tutta Europa (circa 30 in Italia) creati allo scopo di supportare la nascita di Piccole e Medie Imprese innovative. Offrono servizi di consulenza, assistenza e accompagnamento alla creazione d’impresa.

In internet puoi trovare numerosi siti dedicati all’imprenditoria. Consulta la pagina Links – Creazione d’impresa per un elenco.

Riviste interessanti sull’argomento sono:

  • Millionaire
    Mensile che tratta di idee imprenditoriali, business, franchising.
  • Giovani & impresa
    Bimestrale pubblicato da Sviluppo Italia che tratta argomenti sulla creazione d’impresa e sui finanziamenti per l’imprenditoria giovanile.
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