DEPECHE MODE “Everything Counts” dall’album “Construction Time Again”, pubblicato il 22 Agosto del 1983
Prima si chiamava “synth pop” poi, da questo disco pressapoco, con l’arrivo di Alan Wilder nel gruppo, i suoni si son fatti più ruvidi, meccanici, si diceva allora “industriali”.
Estetica perfetta per descrivere anche le storture del mondo del lavoro, dei “contratti”, veri protagonisti di questo storico brano.
“La stretta di mano sigla il contratto e dal contratto non ci si può più tirare indietro“
Fa effetto vedere la sterminata folla di Pasadena cantare all’unisono questo testo anti-potere, che tratta il lavoro e le subordinazioni rette dai rapporti economici, come un sistema malsano basato su ricatto e prevaricazione, mentre i quattro di Basildon (da un po’ di anni in 3) son tra le rock star più ricche e famose di tutti i tempi, dark e romantici, maledetti e ruffiani.
“Le mani che arraffano, arraffano tutto quel che possono
Tutto per loro stesse, dopo tutto è un mondo competitivo
Ogni singola cosa conta nelle grandi somme”
Marco Ghiotto insegna e scrive di musica. E’ autore di PopLife