I Job Club

I nostri Job Club www.job-club.it sono gruppi spontanei e gratuiti di mutuo sostegno tra persone che si accompagnano reciprocamente nella ricerca di un lavoro.

In questo modo ci rivolgiamo a coloro che non possono o non vogliono usufruire dei LogoFB1servizi di accompagnamento al lavoro dello Stato o delle agenzie per il lavoro private e che preferiscono le aggregazioni spontanee nelle loro proprie comunità. Si tratta di una popolazione enorme: lo ripetiamo ancora una volta, è il 70% delle persone che cercano lavoro.

I job club sono gruppi autogestiti, e sono ancora poco diffusi o formalizzati in Italia. Impostati come gruppi di self-help o come circoli di studio, aiutano chi cerca lavoro ad aumentare la rete di contatti, a condividere la fiducia e la speranza, e fornire supporto all’autostima e ad un atteggiamento costruttivo nella ricerca di lavoro. Orientarsi e cercare lavoro è una attività che viene rafforzata dal gruppo – chi cerca lavoro infatti lo fa troppo spesso da solo e senza aiuto. Se ci pensate, la ricerca del lavoro sarebbe un percorso semplice, che diviene difficile a causa della scarsa consapevolezza dei meccanismi che la regolano, della poca informazione sul funzionamento del mercato e della mancanza di obiettivi chiari e concreti. In questo modo il “rifiuto” viene vissuto come fallimento personale, di cui il singolo individuo si sente interamente responsabile. Il gruppo assiste, aggiunge leggerezza condivisa e permette – perchè no? – anche di festeggiare: festeggiare l’idea per “il lavoro giusto”, il Cv finalmente scritto come si deve, l’entrata in azione di un partecipante un pò “scarico”, il colloquio andato bene.

 PERCHE’ FUNZIONANO I JOB CLUB

Funzionano perché influenzano i 5 fattori di base con cui le persone possono aumentare la probabilità di trovare lavoro:

1) Il primo fattore è che si può influenzare il mercato dal lato dell’offerta di lavoro. Cioè aumentare i posti di lavoro nascosti andandoli a sollecitare nelle aziende. Il primo e unico segreto della ricerca del lavoro è questo: se chi cerca lavoro si presentasse spontaneamente alle aziende potrebbe fare emergere dei bisogni e trasformarli in domanda, cioè in un posto di lavoro. Attenzione: non ci interessa se queste aziende stanno o non stanno cercando consapevolmente dei lavoratori. Il principio di cui stiamo parlando è lo stesso principio – banale – dello shopping: tu non esci sempre sapendo che hai bisogno di quella cosa: ma vai a passeggio, la vedi in vetrina, fatta e compiuta, a quel prezzo, e il tuo bisogno latente (non è importante se dettato da un desiderio frivolo o da una necessità di fatto) si trasforma in domanda. E compri. Fate un giro all’IKEA, e vedrete questa cosa dal vivo. La convinzione più dannosa e sbagliata di chi cerca lavoro è la seguente: trovo lavoro solo se qualcun altro lo ha lasciato (se ne è andato, è andato in pensione, è scomparso). Si chiama pensiero a somma zero. In Italia, come nel resto del mondo, ogni giorno si perdono dei posti di lavoro, e se ne creano degli altri, che non sostituiscono solo quelli persi. Sono anche NUOVI posti di lavoro. Il saldo tra i due (che è più o meno il tasso di disoccupazione) oggi è particolarmente negativo – ma bisogna sapere che in realtà in Italia è negativo da sempre, tranne nel caso della disoccupazione frizionale in alcune zone. Quindi mettiamoci l’anima in pace: c’è sempre qualcuno senza lavoro. C’è sempre qualche azienda che cerca. E c’e’ sempre qualcuno con 3 lavori. Noi dobbiamo cercare i lavori che si creano. Tutto qui. Spesso corrispondono alle cosidette skill shortages: le aziende cercano competenze che non trovano tra i lavoratori. Ma se i lavoratori non glielo vanno a dire, come sperano di fare incontrare la domanda e l’offerta di quei lavori? Database, social media, recruiting e canali formalizzati dello Stato o del privato fanno quello che possono: il 70% dei disoccupati però non ne beneficia. E puo’ trarre beneficio dal Job Club.

2) Il secondo fattore è il seguente: l’unico modo per fare conoscere ad una azienda sé stessi, e il fatto che potremmo risolvergli dei problemi (che magari stanno risolvendo con straordinari, mansioni occasionali di altre persone, e vari altre acrobazie che gli costano di più di quello che valgono) è quello di andarglielo a dire. In poche parole: autocandidatura diretta.

3) il terzo fattore è che per fare una autocandidatura ci vuole coraggio, conoscenza di quella azienda e contatti (network). E’ molto difficile farlo da soli. Il gruppo serve a condividere informazioni e contatti, contatti, contatti. Sul proprio territorio. In carne ed ossa. Non manine su facebook o foto su linkedin.

4) il quarto fattore è che cercare lavoro da soli è difficile: come fare ginnastica da soli, dimagrire da soli, imparare a ballare da soli. Non funziona. Bisogna stare insieme ad altre persone. In carne, ossa e soprattutto spirito.

5) il quinto fattore è che il 90% delle aziende italiane sono piccole (comprese le partite IVA) e cercano collaboratori soprattutto con il passaparola. L’unico modo per intercettare il loro passaparola è fare autocandidatura. Per quelle aziende funziona il Job Club. Per tutte le altre, quelle medio grandi invece funziona l’outplacement.

 Tutto questo non è una novità. Lo trovate da anni sul nostro sito, nei nostri libri e nel nostro lavoro. E in qualsiasi buon manuale sulla ricerca del lavoro. Si tratta di metterlo in pratica.

COME FUNZIONANO

La lettura di un buon manuale o di un buon sito sul job hunting può aiutare, ma il Job Club non è un gruppo o una aula di formazione (quella la trovate, e vi consigliamo di seguirne una, in tutte le istituzioni che si occupano di orientamento e accompagnamento la lavoro). Il Job Club è un gruppo di condivisione di esperienze e di supporto all’azione.

CHI PUO’ PARTECIPARE

La partecipazione per i cittadini ai Job Club è volontaria, libera e gratuita, come è gratuita la partecipazione ai gruppi di discussione e l’utilizzo dei materiali didattici. Se manca una di queste 3 cose (volontari, gratuiti e liberi) non è un Job Club: è un’altra cosa. Non c’e’ limite di età (si può essere Neet a qualsiasi età). Se volete partecipare come facilitatori, la vocazione all’animazione e all’aiuto, e un pò di talento nella conduzione di un gruppo sono i requisiti che dovete esigere da voi stessi. Sul sito poi pubblicheremo un breve vademecum per la conduzione. Attenzione: dato che non si tratta di gruppi di formazione, tecnicamente non occorre un “formatore”. Occorre un facilitatore. Oltre a conoscere la struttura tipica delle attività del Job Club, i contenuti didattici sufficienti per da usare nei job club sono da sempre gratis sul nostro sito e vengono aggiornati sul nostro blog e il nostro libro.

 PERCHE’ LO FACCIAMO

Abbiamo lavorato per anni insieme a enti di natura diversa (Enti locali, sindacati, Informagiovani, associazioni, parrocchie, biblioteche, circoli culturali e di quartiere). Oggi con i Job Club riproponiamo un modello che esiste da parecchi decenni – e che era stato un pò dimenticato nell’illusione che lo Stato e il mercato risolvessero tutto. Il Job Club si basa sul potenziamento del ruolo spontaneo delle comunità locali. Che in qualche caso si può spingere fino alla microfinanza e ad esperienze di mentoring per la creazione di nuovi posti di lavoro. Ve ne parleremo.

L’accompagnamento sociale al lavoro è tra i nostri compiti: in questo modo ci rivolgiamo a coloro che non possono o non vogliono usufruire dei servizi di accompagnamento al lavoro dello Stato o delle agenzie per il lavoro private e che preferiscono le aggregazioni spontanee nelle loro proprie comunità. Si tratta di una popolazione enorme: lo ripetiamo ancora una volta, è il 70% delle persone che cercano lavoro, che abbiamo più volte chiamato sul nostro sito “gli orfani del mercato del lavoro”.

Abbiamo condotto gruppi di orientamento e ricerca del lavoro per 25 anni, e per lavoro abbiamo dato consulenza su come trovare lavoro a più di 30.000 persone, e a 200.000 persone ogni anno sul nostro sito Trovare il Lavoro che Piace. Conduciamo e partecipiamo a job club spontanei e gratuiti all’interno delle nostre comunità e dell’associazionismo. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza per chi vuole far partire un Job Club. il web permette di diffondere e condividere pratiche, esperienze e metodologie ovunque in Italia, senza costi, tranne quelli del nostro (e del vostro) tempo.

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